Il popolo Himba: in Namibia, un incontro davvero speciale che lascia senza parole. Il primo incontro con una donna Himba durante il viaggio in Namibia è stato del tutto casuale e inaspettato: in un moderno supermercato, a piedi nudi e aseno nudo, la giovane Himba sceglie dagli scaffali del banco frigo delle merendine per il bambino.
Un’immagine che non si dimentica. La modernità del luogo contrasta con la figura apparentemente vestita in modo “primitivo” della mamma Himba. Siamo a Opuwo, il principale centro abitato del Kaokoland, un luogo insolito dove alcuni centri commerciali sono stati costruti a ridosso dei villaggi di capanne di fango degli Himba. La curiosità è tanta: sono venuta in Nambia anche per conoscere e vedere gli Himba, passare qualche ora con loro e capire la loro ricchissima cultura che si perde nei millenni e continua a vivere, nonostante la “modernità” sia a due passi dal loro villaggio. Ammiro la loro dignità e il loro fiero portamento, consapevoli di essere testimoni viventi di un’antichissima tradizione. Come se da qualche parte in Europa fossero ancora vivi gli antichi Celti, con i loro usi e costumi di secoli fa.
LA VITA DEGLI HIMBA IN NAMIBIA
I rari rapporti con gli europei hanno fatto sì che gli Himba abbiano mantenuto in vita le proprie ancestrali tradizioni. I villaggi Himba sono formati da capanne di forma conica, realizzate con frasche legate insieme con foglie di palma e cementate con fango e sterco. Essendo pastori nomadi, si spostano due o tre volte in un anno: coloro che si sono stanziati in prossimità di strade alla portata dei turisti, hanno aperto piccoli mercatini con una decine di bancarelle dove vendono manufatti Himba.
Collane, bracciali, ciondoli, bamboline e altri souvenir non solo danno una fonte di sostentamento alle famiglie ma regalano sorrisi e aprono le porte del villaggio.
VISITA AL VILLAGGIO HIMBA
Dopo gli acquisti la visita al villaggio diventa una tappa obbligata:
l’allegro gruppo di donne Himba ci accompagna alle capanne e ci mostra anche l’interno di questi rifugi spartani. La copertura non c’è più: non piove ormai da 7 anni. L’acqua arriva dal pozzo sotterraneo ed è ovviamente preziosa. Sempre in compagnia della nostra guida, Caterina Migno, ci addentriamo nel piccolissimo villaggio adiacente le bancarelle, e tra mille risate, alcune donne ci mostrano come si lavano.
Per non bagnare la pelle e i capelli, ricoperti di una pasta rossa, che protegge dal sole, la toilette viene fatta con il rito del fumo: accendono un piccolo fuoco all’interno della capanna con erbe secche aromatiche e dalle proprietà antisettiche e “si lavano” in questo modo.
Un bagno “asciutto”. La donna ci invita ad entrare e a vedere come si compie il rituale del bagno: discretamente, uno alla volta ci affacciamo e le diamo la mano, riconoscenti di partecipare al “bagno collettivo”.
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COME VESTONO LE HIMBA
Le donne Himba sono caratterizzate per il seno scoperto: se per noi occidentali il seno scoperto è ammesso solo in spiaggia, in tutta la Namibia, anche nel centro della capitale di Windhoek, le donne Himba possono girare dappertutto a seno scoperto. Una tradizione che fortunatamente è stata accettata e garantita dallo Stato namibiano. La pelle del corpo è coperta da una caratteristica mistura rossa a base di burro, ocra e erbe, che serve per proteggersi dal sole dei tropici (qui siamo praticamente a pochi chilometri dal Tropico del Capricorno).
Oltre alla protezione, la copertura rossa sul corpo è per esaltare la bellezza statuaria di queste donne. Gli indumenti di tipo occidentali sono piuttosto rari tra gli Himba e vengono indossati quasi esclusivamente dagli uomini.
I CAPELLI DELLE DONNE HIMBA
Non si può rimanere indifferenti alle acconciature delle donne Himba: i capelli sono come una nuvola nera che si espande alla fine di una sorta di cordone, tutto ricoperta della loro mistura rossa. Guardo e chiedo di toccare il grandissimo ciuffo di capelli neri. E’ soffice e impalpabile.
Le loro acconciature cambiano con le diverse fasi di vita: le bambine raccolgono i capelli in due grosse trecce che cadono in avanti ai lati del viso; le giovani donne hanno invece numerose treccine molto strette; le donne Himba sposate intrecciano la capigliatura in una crocchia di pelle di capra che viene usata come di ornamento sulla sommità del capo. Curiosità: tra gli Himba è ancora usata la poligamia, così come i matrimoni organizzati.
LA VITA NEL VILLAGGIO HIMBA
Come nella maggior parte dell’Africa, sono le donne a dover svolgere i lavori più pesanti: il loro compito è quello di mungere le capre e le mucche, si occupano della famiglia, trasportano l’acqua dal pozzo fino al villaggio e costruiscono pure le case.
Nei villaggi meno isolati e a contatto con i turisti, le bancarelle situate sulla strada permettono alle donne Himba di ricavare dei soldi per mantenere la famigla. Nonostante la Namibia sia quasi totalmente cristianizzata (dai tedeschi), in molti villaggi si pratica l’animismo. Spetta alla donna più anziana del villaggio curare il fuoco sacro posto al centro del villaggio: il fuoco deve ardere costantemente, è il simbolo del Bene e protegge gli abitanti.
DOVE VIVONO GLI HIMBA
In Namibia, la maggior parte degli Himba vive nel territorio di Kaokoland, un’area della Namibia settentrionale, nella regione del Kunene, una delle zone più incontaminate dell’Africa meridionale.
Dei suoi 16.000 abitanti, 5.000 sono di di etnia Himba: da notare che la densità di popolazione di questo luogo equivale a un quarto della media nazionale della Namibia, che è il secondo Paese meno popolato del mondo, dopo la Mongolia. Il resto della popolazione Himba vive nell’Angola sud occidentale.
INFO: www.ilovenamibia.it