Un viaggio originale tra natura e architettura, miniere di sale, Mar dei Caraibi, piantagioni di caffè e buona tavola, in un Paese che si presenta al mondo con un volto profondamente rinnovato all’insegna della sicurezza, dell’equità sociale, dell’accoglienza e della bellezza? Pensate alla Colombia:
nove milioni di abitanti, 2.640 m di altitudine, una corona di vette andine sullo sfondo, e 376 km di piste ciclabili, la rete urbana più estesa di tutta l’America Latina. Del resto, Nairo Quintana, con le sue vittorie, ha dimostrato la propensione e l’amore che il popolo colombiano riserva alle due ruote nonostante altitudine e rilievi.
L’incontro con Bogotà è affascinante: a cominciare dalla Candelaria, il barrio coloniale ricco di edifici settecenteschi, di chiese, e negozi di smeraldi e di statue religiose, con il suo cuore pulsante, la grande Plaza de Bolivar. Ottima l’idea di una sosta a base di “caffè tinto” (come si chiama qui la tazza di caffè) alla “Romana”, bar ricco di suggestioni d’antan.
Merita tutto il tempo necessario il “Museo del Oro”: tra i più suggestivi di tutta l’America Latina. Con oltre 55.000 pezzi narra il mito dell’El Dorado, tanto inseguito (ma con scarsi risultati) dai conquistatori spagnoli, così come la raffinatezza orafa e la religiosità delle civiltà precolombiane che amavano offrire oro ai loro dei.
Poco distante in un prestigioso contesto coloniale sorge il nuovo museo Botero (ingresso gratuito) con sculture e dipinti extra-large del famoso artista colombiano nato a Medellin. Ma nelle gallerie sono esposte anche opere di Dalì, Max Ernst, Picasso e di altri grandi interpreti delle avanguardie del 900.
Non si può lasciare Bogotà senza provare la teleferica e la cable car che conducono a 3.152 m fino al santuario di Monserrate, con spettacolare vista sulla città. Così come merita una cena “Andrés Carne de Res”: locale originalissimo che mixa musica, kitsch, stravaganza e ottima carne.
A soli 50 km dalla capitale, è prevista un’escursione a Zipaquirà, dove tra le miniere di sale a 190 m sottoterra, si apre un’immensa e impressionante cattedrale di sale, suggestiva e mistica, che custodisce la croce più grande mai costruita in una chiesa sotterranea.
La Zona Cafetera (la Colombia è il terzo esportatore di caffè al mondo) vanta paesaggi suggestivi: ampie valli come la verdissima Valle del Cocora con il parco naturale di Acaime, che conserva l’albero nazionale, l’alta Palma de Cera. Ma anche villaggi coloniali coloratissimi come Salento, dove non bisogna lasciarsi sfuggire una sosta al “Cafè Jesus Martins” sia per l’atmosfera sia per la qualità dell’offerta (miscela Arabica in divere varietà). Numerose le Haciende che organizzano tour nelle piantagioni per scoprire ogni fase della coltivazione e della lavorazione del caffè con gradevoli degustazioni finali. Un esempio è l’“Hacienda San Alberto” che si raggiunge a bordo di fuoristrada americane usate in tutta la regione, i Willys-
Gli ultimi tre giorni sono dedicati al gioiello coloniale di Cartagena, città fiabesca sul Mar dei Caraibi con un centro storico conservato molto bene e cinto da 13 km di mura spagnole.
Labirinto di vicoli acciottolati attraversati da carrozze e sovrastati da balconi in legno e cascate di bouganville, monasteri trasformati in hotel di lusso come Santa Clara divenuto Sofitel, case eleganti, chiese monumentali, campanili e negozi raffinati, ma anche locali mitici come il “Cafè del Mar” sulle mura, da dove si gode il tramonto, o l’”Havana Cafè”, per ballare tutta la notte.
Ristoranti imperdibili come “El Santissimo”, e tanta vita intellettuale frizzante con festival importanti e internazionali di musica e di cinema. E per chi lo desidera può fermarsi un giorno al mare alle “Islas del Rosario”, tra acque turchesi e spiagge bianche.
Colombia città e profumo di caffè: BOGOTA – PEREIRA/ARMENIA – CARTAGENA – 10 giorni/8 notti da euro 2.540 con voli Air France KLM (tasse escluse).
Info: “Vuela con noi” di Vuela
Via Padova 60
Milano
tel. 02.26.80.91.17