Viaggi Originali vi svela l’affascinante storia di uno dei più antichi e prestigiosi hotel d’Europa: l’hotel Adlon di Berlino. Proprio davanti al Brandenburger Tor, nel cuore di Berlino, il monumento simbolo della divisione e poi dell’unione della città (proprio qui passava il muro che ha per decenni spezzato in due Berlino) si trova l’elegante e affascinante hotel Adlon Kempinski. La sua storia? Naturalmente travagliata, come tutto ciò che ha attraversato i difficili periodi storici: dapprima lo splendore imperiale, poi la devastazione della prima guerra mondiale, gli scempi nazisti, la tragedia delle seconda guerra mondiale e, come se non bastasse, la guerra fredda, con la costruzione del muro. Ma a quell’epoca, dell’hotel non erano neppure rimaste neppure le fondamenta.
L’hotel venne inaugurato il 23 ottobre 1907, quando Berlino era una delle metropoli più ricche e all’avanguardia d’Europa: Lorenz Adlon aveva investito due milioni dei preziosissimi marchi d’oro del tempo per costruire un hotel di lusso, pronto ad ospitare teste coronate e personaggi che avrebbero fatto la storia: tra gli ospiti più illustri si possono nominare l’imperatore Guglielmo II, lo zar di Russia, Greta Garbo, Charlie Chaplin, Albert Einstein. Alla fine della seconda guerra mondiale dell’hotel Adlon non rimanevano che le tracce di alcune pareti portanti. Fu completamente demolito: nelle foto d’epoca, accanto al Brandenburger Tor c’è solo un grande prato. Solamente dopo la caduta del muro, si decise di ricostruire l’hotel Adlon e nel 1997 riaprì con la stessa maestosità di 90 anni prima. 304 camere e 78 suite, 3 ristoranti (di cui uno con due stelle Michelin) 2 bar, 15 sale congressi, 2 sale da ballo, una palestra e l’esclusiva Spa by Resense fanno dell’hotel Adlon Kempinski l’indirizzo più elegante della città. La Spa By Resense, di 900 metri quadri, progettata dalla interior designerin Anne Maria Jagdfeld, è aperta a tutti: l’elegante ingresso sulla strada, a più vetrine, luminosissime, la rende una “city – spa”, gli ospiti dell’hotel accedono dall’interno. La reception è anche un angolo vendita delle marche cosmetiche più prestigiose; accanto è stato allestito un hair salon, per un benessere “da capo a piedi”.
Per accedere alle diverse stanze, si scende una scala, che taglia verticalmente gli spazi, regalando al soffitto un’altezza sorprendente. Nonostante il corridoio non sia tanto ampio, la verticalità delle pareti rende gli spazi ariosi e crea una particolare atmosfera. Highlight sono le 3 private Spa-suite di 45 metri quadri, (60 minuti, 150 euro) con esclusive vasche idromassaggio, sauna privata e lettini per massaggi. Da non perdere è la Watsu-pool a 35 gradi. Chi ama rilassarsi praticando yoga, nell’apposita sala dedicata alla meditazione, può provare una lezione del maestro Vijay Kumar Vyas, che per 3 anni ha insegnato nel più antico monastero yoga dell’Himalaya. I numerosi trattamenti offrono rituali ad hoc per viso e corpo, tra i più gettonati, quello con il caviale, “Ultimate Caviar Lift Facial”, della Prairie, 90 minuti di coccole per ritrovare una pelle perfetta. Scorrendo tra il menu, si sogna il relax dei diversi massaggi: svedese, balinese, thai, shiatsu, lomi lomi nui, indiano (indicativamente 155 euro, 90 minuti). Tra il peeling è curioso quello all’uva Merlot e al the verde (60 minuti, 100 euro). A completare l’offerta, in un’altra ala dell’hotel, c’è una palestra, una piscina con un angolo bar (tisane, succhi di frutta) una spaziosa area con lettini e una vasca idromassaggio, il tutto in stile classico: con colonne, mosaici, affreschi. Un grande spazio dove nuotare e riposarsi. Accanto alla indoor pool, c’è un’area benessere con sauna, bagno turco, vasca di reazione, che si sviluppa attorno ad un corridoio circolare: due ingressi separano la zona sauna aperta a tutti da quella ad esclusivo uso per le signore. www.hotel-adlon.de